Istituto Comprensivo Statale "Francesco Cappelli"
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Progetto realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità

ELEONORA FONSECA PIMENTEL

 

Eleonora Fonseca Pimentel nasce nel 1752 a Roma da genitori Portoghesi e all’età di 10 anni si trasferisce a Napoli. Qui studia latino e greco e scrive poesie. È una ragazza molto intelligente e amante della letteratura a cui si dedica intensamente. Scrive ai maggiori letterati europei e compone opere. Per i suoi meriti viene ricevuta alla corte di Napoli e diventa Bibliotecaria della Regina.

Nel 1778 ( all’età di 26 anni) sposa il capitano Pasquale Tria de Solis, ma sarà un matrimonio molto infelice, nel 1786 ( 34 anni) riuscirà a separarsi.

Nel frattempo scopre gli ideali egualitari della Rivoluzione Francese e scrive alcuni componimenti come un sonetto in dialetto per l’abolizione della chinea ( si trattava di un tributo che il re di Napoli e Sicilia offriva al Papa in segno di sottomissione).

Si getta nell’impegno politico per l’affermazione della libertà e del progresso delle classi meno fortunate; riesce addirittura ad introdurre a corte una copia della Costituzione approvata dall’Assemblea francese.

Nel dicembre del 1792 finisce sui registri della polizia borbonica per aver accolto le truppe francesi che erano sbarcate per ottenere il riconoscimento della recente repubblica. Nel 1798 la sua casa verrà perquisita ed Eleonora arrestata perché le trovano delle copie dell’Encyclopédie. Nei primi giorni del 1799 riacquista la libertà durante un periodo di anarchia popolare che si era instaurato in seguito alla fuga del Re.

È alla fine di gennaio del 1799 che partecipa alla proclamazione della Repubblica di Napoli “una e indivisibile”.

Eleonora accetta, su invito del Governo Provvisorio, l’incarico di dirigere il primo periodico politico di Napoli: il Monitore Napoletano che pubblicherà fino al giugno dello stesso anno.

Quando le orde del Cardinale Ruffo rientreranno a Napoli, e si capisce che la neonata Repubblica sta già morendo, Eleonora si rifugia in Sant’Elmo e finisce nella lista dei capitolati. Ma Re Ferdinando non rispetta questa lista e la condanna a morte per aver osato parlare e scrivere contro il re. Sale al patibolo il 20 agosto del 1799 citando Virgilio: “ Forsan et haec olim meminisse juvabit” ( Forse un giorno gioverà ricordare tutto questo).

Gruppo di lavoro:

Aboelatta Walaa, Apicella Miriam, Espinal Brisa, Faccenda Serena, Gangemi Graziella, Hu Erika Dan Dan, Jin Giulia, Losio Francesco, Ojeda Geysel, Pintado Quishpe Juleysi Stefania, Talosing Florle Ann, Vasquez Punin Samantha

Coordinamento: Prof. Berardinelli Ricardo, Ins. Parise Raffaella